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officina workshop of landscape
PARCO COMMERCIALE EDILTOMARCHIO
Progetto di rigenerazione dello spazio aziendale e delle frange urbane di margine
La proposta progettuale fonda sull’idea che la riqualificazione dell’insediamento produttivo come parco urbano commerciale si proponga quale sponda perimetrale di tenuta del tessuto urbano, che ne risulta rinsaldato dall’irradiarsi di direttrici di cooptazione percettiva e della fruizione.Il tema si configura come progetto di architettura urbana, nell’ambito del quale volumi, superfici e percorsi si contaminano reciprocamente e si scambiano i ruoli. La proposta intende dare volto all’idea della complessità propria della città contemporanea, attraverso processi di ibridazione e di sovrapposizione. Interviene così un’altra icona, più che le chiese, oltre il rudere del complesso edilizio dei Casalotto, di scala superiore rispetto a quella della città, a configurare l’immagine del limite sul fronte ad Est. E’ un limite permeabile, ossimoro espressivo che invita verso un microcosmo interno costruito plasticamente , ma anche sulla sezione urbana. Ciò che nasconde lo scavalca e riaffiora al disopra del lungo fronte lineare, protendendosi verso la città a marcare la direttrice del percorso di connessione con quella. La forza del segno della grande inquadratura orizzontale, incisivo nella sua semplicità, sembra costituire la cornice di una sequenza pubblicitaria che esibisce un mondo interno multifunzionale e fluido come la città verso la quale andiamo. La stoà tende a surclassare l’agorà e forse in parte ne farà le veci. Il verde, che approda qui provenendo dalla città, con i percorsi e le aree destinate a parcheggio si riconnette agli esili sostegni inclinati della grande trave cava del corpo principale e annuncia la corte interna, che già un’unica fronda di un unico albero affiorante da Est aveva anticipato. Il corpo trasversale degli uffici, emerge dal retro quasi a mo’ di periscopio che esplora il paesaggio urbano. Si presenta come sezione repentina di una sequenza fotografica di un treno in corsa, espressionisticamente rappresentata anche dal trattamento dell’involucro, superficie tubolare rigata dall’alternanza di luce e opacità. Mentre il grange aggetto rispetto alla quota d’ingresso crea il portico quale spazio di relazione che anticipa la captazione nell’universo interno; ma potrebbe anche evocare l’arrestarsi di un fronte lavico che si arrotola su se stesso e si solidifica al contatto con l’acqua.
LOCATION ITALY - ACI S.ANTONIO
DESIGNER
FRANCESCO FINOCCHIARO | OFFICINA 21
CLAUDIO LUCCHESI | UFO
CATERINA GIORDANO
ELEONORA CACOPARDO
PROJECT YEAR 2010
PROJECT ASSISTANT
GIUSEPPE MIRENDA
MASSIMO INZERILLI
MARIOLINA MIRONE
COLLABORATORS
GIOVANNI TRAVAGLIONE
MASSIMILIANO RIZZA
CRISTINA PAPALE
MARCELLO D'ALIA
ROSA MARIA TOMASELLO
ANGELO PERRI
RAFFAELE BOVO
ZAIRA DATO
TINDARI CRISAFULLI
MARCO MURATORI
GIOVANNI MAURO
PARTNER
COMUNE DI ACI S.ANTONIO